CHIRURGIA DELLE VIE LACRIMALI

– Puntoplastica. In anestesia locale si pratica l’incisione del puntino lacrimale, che viene così dilatato. Buona la percentuale di successo.
– Sondaggio delle vie lacrimali. In sedazione leggera, con uno specillo. Nei bambini ad 1-2 anni di età in caso di ostruzione congenita del dotto lacrimale.
– Intubazione bicanalicolare. Qualora la precedente non abbia successo.
I due capi di un sottile tubicino di silicone vengono introdotti nei due puntini lacrimali, inferiore e superiore, fuoriuscendo poi nella cavità nasale. I due capi vengono quindi annodati tra loro e lasciati in sede per circa tre mesi.
– Dacriocistorinistomia. Dopo aver inciso la cute nella regione del sacco lacrimale, si pratica un’incisione della parete laterale dello stesso. Con una pinza ossivora si apre la parete laterale dell’osso nasale e la si mette in comunicazione permanente con il sacco precedentemente inciso.
Si tratta di un intervento abbastanza cruento che ha un’alta percentuale d’insuccesso.
– Endoscopia della via lacrimale. Permette di mettere in comunicazione il sacco lacrimale con la cavità nasale senza incisione cutanea. Oltretutto non è cruenta e più rapida.

 

Attività chirurgiche del dott. Paolo Del Bo:

Blefaroplastica non chirurgica

Chirurgia della Cornea

Chirurgia del Glaucoma

Chirurgia Refrattiva

Chirurgia del Distacco della Retina

Chirurgia dello Strabismo

Chirurgia della Cataratta

Chirurgia delle vie Lacrimali