LA CATARATTA

La cataratta è l’opacizzazione di quella piccola lente biconvessa posta normalmente dietro l’iride. Nella maggior parte dei casi compare in età avanzata (cataratta senile), ma può anche avere altra origine. Può essere infatti provocata da un trauma oculare, accompagnare o seguire una malattia oculare (uveiti recidivanti, miopia elevata ….), una malattia generale (diabete, psoriasi, disfunzioni tiroidee o paratiroidee …) o essere conseguenza di una terapia medica prolungata (cortisone …). Un capitolo a parte, anche  per il diverso approccio chirurgico, rappresentano le cataratte congenite. Il paziente si  accorge della presenza di una cataratta dal più o meno rapido calo della vista, ma anche  perche’ vede meno luminoso o perchè manifesta intolleranza alla luce (fotofobia);   infatti vede meglio al crepuscolo o nelle giornate nuvolose. Altro disturbo frequente è la    visione doppia con un occhio o tripla con due (diplopia monoculare – triplopia binoculare ) . Alcune volte le variazioni strutturali del cristallino portano alla comparsa di una miopia variabile col progredire della cataratta (miopia d’indice). In questi casi il paziente sarà costretto ad indossare un occhiale per la lontananza e paradossalmente a dismettere quello per la vicinanza.

cataratta
cataratta

La FACOEMULSIFICAZIONE

La facoemulsificazione, che è oggi l’intervento di elezione, consente d’intervenire ambulatorialmente cioè senza noiosi ed assolutamente inutili ricoveri che nulla hanno a che vedere col buon esito finale dell’intervento stesso. La pratica ambulatoriale consente inoltre di ridurre i costi e di gestire più facilmente il decorso post-operatorio in ambiente familiare.
Nei giorni antecedenti l’intervento va seguita una terapia antibiotica preparatoria in collirio come prevenzione delle infezioni oculari.
Prima dell’intervento si esegue la biometria oculare, cioè il calcolo del cristallino artificiale da impiantare, tramite un ecografo A – scan.

cristallino artificiale
cristallino artificiale

Schematicamente la facoemulsificazione consiste nel praticare una piccola apertura corneale, circa 2mm, dove viene inserita la sonda ad ultrasuoni (facoemulsificatore) che prima frammenta e poi aspira il cristallino affetto da cataratta. ( immagine)
Attraverso la stessa incisione viene poi inserito il cristallino artificiale (IOL) – immagine – premontato in un apposito iniettore. Si tratta di una piccola lente pieghevole in materiale acrilico del tutto inerte, con lo stesso profilo asferico del cristallino naturale, atraumatica, di durata illimitata.
Per la chiusura dell’apertura non e’ necessario alcun punto di sutura. Tutto ciò si esegue in anestesia locale col semplice ausilio di un collirio anestetico (anestesia topica). Raramente può essere necessaria un’iniezione perioculare.
Il paziente viene bendato e subito dimesso. Il giorno successivo verrà “sbendato”, dovendo solo seguire scrupolosamente la terapia locale a base di colliri antibiotico – cortisonici. Nei primi dieci giorni postoperatori il paziente deve evitare di toccare l’occhio, guidare, fare piegamenti improvvisi, esporsi a vapori, andare in piscina o al mare …..
Gia’ nei primi giorni si noterà un deciso miglioramento della vista, che potrà essere completo solo se la retina, ed in particolar modo la sua porzione centrale (macula), sarà sana; non presenti cioè alterazioni vascolari o di altra origine che ne limitino la funzionalità (maculopatia).
E’ bene precisare che il cristallino artificiale viene “appoggiato“ sulla sottile capsula che avvolge naturalmente il cristallino naturale e che questa possa, in un secondo tempo ed in un numero ormai limitato di casi, a sua volta opacizzarsi ( opacità secondaria della capsula posteriore o cataratta secondaria).
Si interviene allora con un apposito laser (YAG – laser) del tutto indolore col quale si pratica una piccola apertura nella capsula, consentendo nella giornata stessa o al massimo il giorno successivo la ripresa visiva. La facoemulsificazione, metodica moderna, rapida e sicura, permette, proprio perchè eseguita in anestesia locale, di operare pazienti molto anziani ed in condizioni generali non ottimali, cosa che in passato non sarebbe stato assolutamente possibile. Consigliabile è, comunque, non procrastinare troppo a lungo l’intervento, poichè una cataratta troppo evoluta può richiedere un uso eccessivo e prolungato di ultrasuoni e quindi esporre il paziente ad una complicanza, lo scompenso dell’endotelio corneale, che può compromettere il risultato finale.

Le  principali Malattie degli Occhi:

Cataratta

Glaucoma

Malattie della Retina

Malattia della congiuntiva

Le Uveiti

L’Occhio Secco

Mosche Volanti e Lampi di Luce

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Lo Strabismo

Malattie della Cornea